I relatori della presentazioneI relatori della presentazione

La passione che sostiene la ricerca – Salone Estense gremito per la presentazione del volume di Chiara Zangarini, intitolato "Tra devozioni, confraternite e antichi oratori. Pagine di storia varesina", edito da Macchione Editore. Alla presentazione hanno partecipato anche il sindaco Attilio Fontana e lo stesso editore Pietro Macchione. Gianfranco Giuliani, capocronista del quotidiano "La Prealpina", ha introdotto la presentazione sottolineando come "Il volume raccoglie gli esiti di una ricerca ad ampio raggio, condotta con rigore storico e taglio divulgativo".
Il libro di Chiara Zangarini, varesina d.o.c. e docente di Lettere, traccia infatti, in modo accattivante ed inedito, la storia del borgo di Varese tra XVI e XVIII secolo con particolare attenzione alla storia delle Confraternite, associazioni di fedeli che si dedicavano alla devozione di un Santo o alla penitenza ed erano finalizzate anche ad opere di assistenza e di carità. E scorrendo le pagine della ricerca, corredata da un ampio apparato fotografico, si scopre che nell'arco della loro esistenza, le otto Confraternite che hanno operato nel centro storico di Varese, proprio per la loro natura di associazioni laicali, hanno giocato un ruolo importante, oltre che sul piano religioso anche su quello economico e sociale. Non mancano curiosità in merito alle pratiche dell'autoflagellazione, all'assistenza ai condannati alla pena capitale, agli abiti che le distinguevano l'una dall'altra, ai complessi ed affascinanti apparati processionali.

Editoria democratica – "Il compito della nostra casa

L'affresco ricomposto virtualmenteL'affresco ricomposto virtualmente

Editrice – ha spiegato Pietro Macchione – è anche quello di scoprire nuovi talenti e autori "sconosciuti", dando spazio e risalto a temi e storie della nostra terra". Il volume, in effetti, spazia dal campo storico a quello devozionale, con ampi affondi anche nel panorama artistico. E tra le preziose segnalazioni, si distingue l'interessante esperimento di ricostruzione virtuale di un affresco. Si tratta di un'immagine della Vergine con i protettori dalla peste, San Rocco e San Sebastiano, che originariamente si trovava nell'oratorio di San Rocco, in via Albuzzi. L'affresco, oggi smembrato e conservato in parte in collezione privata, venne strappato all'inizio del ‘900 e rintracciato da Carlo Alberto Lotti a Villa Cicogna di Bisuschio.

Chiara ZangariniChiara Zangarini

Pagine di storia – Durante la presentazione, l'autrice, oltre a spiegare la genesi del proprio lavoro di ricerca, ha ricordato come le Confraternite varesine, pur distinguendosi in numerose attività caritative ed assistenziali, abbiano dato impulso a una fioritura di iniziative che, nel corso di tre secoli, ha visto la costruzione di nuove chiese (San Lorenzo, San Domenico, San Giuseppe, San Carlo) e la ristrutturazione di edifici già esistenti (Sant'Antonio, San Vittore e San Rocco). La storia, si sa, ha avuto il suo corso, modificando, alterando o cancellando molte di queste realizzazioni. E così si scopre che proprio S. Lorenzo divenne prima sede delle scuole cittadine, che un Cristo crocefisso faceva parte, con il gruppo dell'Addolorata e con le croci dei ladroni, del Calvario scultoreo inscenato dietro l'altare della basilica di San Vittore prima dei rifacimenti (alcune statue come quelle di San Giovanni e della Maddalena si trovano oggi ai Musei Civici). Nel libro, uno tra i pezzi che merita maggiore segnalazione è la straordinaria pala commissionata nel 1670 al pittore Federico Bianchi, già nota agli studiosi grazie all'indagine critica dello studioso Vito Zani nel 1996 su "Tracce".

Il contesto e le domande giuste – "Questa ricerca – ha

La copertina del volumeLa copertina del volume

sottolineato Paola Viotto – non insiste tanto su problematiche attributive ma aiuta a domandarsi "chi ha fatto fare quest'opera?", piuttosto che "chi l'ha fatta?". Mette in gioco dunque tutta la storia delle committenze, da parte dei confratelli, di straordinari capolavori d'arte. Il volume segue un'impostazione cronologica, tracciando la storia di un fenomeno religioso e sociale che ha interessato tutti i varesini, dando ragione di una fede popolare che sentiva l'urgenza di incarnarsi e di comunicarsi".
Questa ricerca, inoltre, come suggerisce anche il titolo, mette in evidenza nuove pagine di storia della città e, cercando di ricostruire ciò che oggi resta delle opere delle Confraternite, presenta importanti novità sia per l' identificazione dei siti che per la conoscenza delle opere d'arte che si trovavano negli stessi. In una puntuale mappatura dei luoghi devozionali, si riscoprono non solo le tracce esistenti nelle chiese più note, ma soprattutto quelle degli edifici che, dopo la soppressione e la vendita a privati, furono destinati ad altre funzioni. Dunque "Un libro che – come scrive Paola Viotto in prefazione – gli appassionati di storia varesina attendevano da tempo".